Scopri l'Elba che non ti aspetti! Il promontorio di Calamita offre sentieri trekking di rara bellezza, attraverso la storia industriale, i paesaggi lunari, i colori dei minerali, la natura del Parco Nazionale ed il fantastico contorno del mare.

Le nostre guide ambientali vi accompagneranno con competenza e simpatia nei vari percorsi tra Capoliveri e le Miniere di Calamita; i percorsi sono accessibili a tutti.


Il Cammino dei Minatori


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Difficoltà: media
Lunghezza: 9 km circa
Tempo percorrenza: 5 ore circa
Cosa portare: scarpe da trekking, un cappellino, acqua, macchina fotografica, una giacca (per la galleria)

Gli uomini della Miniera, forti ed orgogliosi, prima ancora di affrontare la fatica del loro durissimo lavoro, dovevano raggiungere i cantieri a piedi, ogni giorno, con qualsiasi tempo, partendo da Capoliveri all'alba, alla luce di un tizzo acceso. Sceglievano questo sentiero, che segue il profilo del Monte Calamita, il più ripido ma anche più veloce, che porta fino alla miniera del Ginevro, la più lontana dal paese. Solo nei primi anni del 900, con l'arrivo della bicicletta e la costruzione della strada principale lungo costa, si potrà raggiungere più rapidamente la miniera.

Ogni anno, durante la Festa del Cavatore, si canta una romanza, che risuona in tutti i vicoli di Capoliveri, per ricordare il sacrificio e la tempra dei minatori del paese.

Il punto di partenza del sentiero è in P.za del Cavatore, seguiamo l'indicazione per la caserma dei Carabinieri e oltrepassata questa, dopo pochi metri di sterrata, ci troviamo ad un incrocio: prendiamo la strada più ripida ed affrontiamo una salita un pò impegnativa per circa 30 minuti; saremo ripagati dalla splendida vista su Capoliveri, Portoferraio e Portoazzurro.
Nei pressi si trovano diverse aree parcheggio, bar, ristoranti, la farmacia, il Municipio ed il centro informazioni. Seguiremo il cammino dei minatori fino alla Galleria del Ginevro, sulla punta più meridionale del Calamita. Siamo sul sentiero 82.

Dopo una pausa per le foto si proseguiamo dritti seguendo il crine del Monte Calamita, dando uno sguardo alla vegetazione tipica della macchia, che qua è accompagnata da ampie zone di rimboschimento, e facciamo attenzione perché non è raro incontrare Fagiani, Upupe ed altri uccelli di passo o rapaci come il Falco pellegrino e la Poiana. Un’ora di cammino e siamo all’ incrocio tra i sentieri 70 ed 82 , cominciamo a scendere verso la Tenuta delle Ripe Alte, un resort con hotel, appartamenti, vigna e cantina, che attraverseremo prima di arrivare al cantiere Ginevro.

Chi ha fretta può raggiungere di nuovo Capoliveri imboccando, a destra o sinistra, il percorso 70 ma oramai siamo vicini all'unica miniera sotterranea dell'Isola d'Elba, con le sue strade scavate nella magnetite ed un bel panorama sugli impianti di estrazione affacciati sul mare!!

Poco oltre l’hotel troviamo l'incrocio con la strada principale, percorribile in auto, che costeggia tutto il Calamita. 

Proseguiamo a sinistra, superiamo la cantina dell'Azienda Agricola Ripe Alte, attraversiamo le sue vigne e poco dopo troviamo un altro incrocio: a sinistra la Miniera, segnalata dal cartello del Demanio dello Stato, a destra l'indicazione per Remaiolo, una bellissima spiaggia con ristorante.

Imboccata la strada della miniera ci fermiamo per osservare meglio gli impianti di estrazione e trattamento del minerale:  La torre che svetta sul piazzale davanti a noi è il castello di estrazione, con cui si recuperava la magnetite dal sottosuolo, già abbattuta e frantumata a piccoli pezzi, a -54 mt sotto il livello del mare!!

Il nastro trasportatore conduceva il minerale fino all'impianto a gradoni che vediamo sulla scogliera, detto laveria: lì il minerale di ferro veniva separato magneticamente dalla parte sterile, meno ricca di ossidi di ferro e poi trasportato su gomma o via mare fino agli impianti.

Lo scarto della lavorazione si lasciava cadere in mare, fino a cambiare completamente il profilo della costa: lo spiazzo nero che si affaccia sul mare, dove termina la nostra passeggiata, un tempo era una piccola baia!!

Osserviamo bene il colore scuro, dal rosso al nero, delle rocce: la Magnetite che si cavava quaggiù è il miglior minerale di ferro al mondo, con una percentuale pari a circa l'80%.

Continuiamo a scendere, passando sotto il nastro trasportatore, fino al mare, proprio vicino all'imbocco dell'unica miniera sotterranea dell'Elba, il giacimento di ferro più importante d'Europa, chiuso nel 1981 a causa della concorrenza dei paesi in via di sviluppo. Con le guide della Miniera di Calamita si può visitare il cantiere sotterraneo e scoprire l'incredibile dedalo di strade, pozzi e voragini scavati nella dura roccia oltre alla vita dei minatori del sottosuolo.

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