Scopri l'Elba che non ti aspetti! Il promontorio di Calamita offre sentieri trekking di rara bellezza, attraverso la storia industriale, i paesaggi lunari, i colori dei minerali, la natura del Parco Nazionale ed il fantastico contorno del mare.
Le nostre guide ambientali vi accompagneranno con competenza e simpatia nei vari percorsi tra Capoliveri e le Miniere di Calamita; i percorsi sono accessibili a tutti.
La Via della Vecchia Ferrovia
Difficoltà: facile
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Lunghezza: 7 km circa
Tempo percorrenza: 3 ore circa
Cosa portare: scarpe da trekking, un cappellino, acqua, macchina fotografica
Il sentiero ripercorre la vecchia strada ferrata che collegava il cantiere a cielo aperto del Vallone al punto di imbarco vicino alla spiaggia dell'Innamorata, proprio di fronte alle Isole Gemini. La ferrovia a vapore, nata nei primi anni del 900, rappresentava un progresso per il trasporto dei minerali di ferro. Dalla miniera al pontile il treno percorreva ogni giorno 6 km, carico di magnetite, ematite e limonite da imbarcare sulle navi mercantili che attendevano nella baia. L’altoforno di Portoferraio, appena costruito, richiedeva ingenti quantità di minerale per produrre ghisa ed acciaio. Il ferro era la più grande ricchezza dell’Isola e, tra impianti e scavi, quasi tutti gli uomini elbani lavoravano per questa fiorente industria. Il sentiero ci porta a ritroso lungo la ferrovia, segue il filo di questa lunga storia, attraverso rapidi cambiamenti storici, economici e sociali per scoprire le radici degli abitanti di Capoliveri.
Si parte pochi metri oltre il piccolo parcheggio a destra della spiaggia dell'Innamorata.
La spiaggia, una delle più belle e famose di Capoliveri, offre bar, ristoranti e parcheggi per cominciare comodamente il percorso.
Un tempo era ricoperta da una sottile sabbia nera di ferro, in rada si vedevano le grandi e piccole navi da carico e il pontile segnava il panorama.
Dopo pochi minuti di cammino siamo già sopra le tramogge.
Da qua, punto di carico e scarico dei vagoni, dove il minerale veniva selezionato e poi, percorso il pontile di ben 200 mt, imbarcato sulle navi mercantili che attendevano al riparo delle isole Gemini, si gode un bellissimo panorama sulle Isole Gemini, il golfo Stella, Pianosa e Montecristo. Sulle due piccole isole nidifica il Gabbiano reale ed in primavera è probabile avvistare la Berta minore e il Marangone dal ciuffo. Da marzo a giugno tutto il golfo Stella è frequentato da Stenelle e Delfini.
Il sentiero riprende senza difficoltà, dopo pochi metri di asfalto, all'incrocio, seguiamo il segnavia "percorso del ferro".
Osservando le piante tipiche della macchia mediterranea, il bellissimo panorama sulla miniera e le altre isole del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, arriveremo nel cuore del Cantiere Vallone senza affrontare dislivelli.
Là potremo riconoscere i minerali tipici della zona ed osservare gli ultimi impianti di lavorazione prima di raggiungere il Museo della Vecchia Officina.
Sulla costa si affacciano i più moderni impianti di pesatura e carico, in funzione fino al 1981: i minatori abbattevano il fronte con la dinamite poi, il minerale raggiungeva la laveria, veniva ridotto in pezzi più piccoli e separato dal materiale di scarto e, con il nastro trasportatore, inviato alle nuove tramogge e infine imbarcato. Se il carico era troppo ricco di zolfo un passaggio nel forno desolforante lo depurava per renderlo adatto alla lavorazione degli altiforni. Sulle scogliere più belle e selvagge di Capoliveri, nel cuore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, è difficile immaginare il rumore, la polvere e la forza di questi impianti.
Il Vallone è anche il cantiere più ricco dal punto di vista mineralogico; oltre al ferro qua si possono trovare piccoli campioni di Azzurrite, Malachite e Crisocolla, i minerali del rame.
La strada passa attraverso una strada tagliata nella roccia , scoprendo il panorama sulla spiaggia di Punta Rossa e prosegue a sinistra, con una leggera salita, per raggiungere la strada principale del promontorio di Calamita.
Con un po’ di tempo a disposizione (e una piccola scorta di acqua) si può scendere verso la spiaggia; raggiungibile solo a piedi o via mare, quindi tranquilla e poco affollata. L’acqua trasparente, la pace, i piccoli minerali sulla riva ed il panorama insolito ed affascinante ripagano la camminata.
Chi vuole conoscere meglio storia e tradizioni della Miniera può concedersi una sosta al Museo della Vecchia Officina dove sono ricostruiti alcuni ambienti tipici della vita mineraria e, attraverso arredi, strumenti, foto e documenti originali, si possono approfondire alcuni aspetti della cultura elbana.
Il piazzale di fronte al museo è attrezzato per pic-nic e offre una bella vista.
Lasciato alle spalle il museo seguiamo la strada principale che segue tutta la costa del Calamita ed al primo incrocio imbocchiamo il percorso a sinistra, di nuovo verso la spiaggia dell'Innamorata. Finita la discesa ci troveremo presto vicino al punto di partenza dove potremo concederci una pausa sul mare, magari al tramonto, oppure riprendere la macchina per andare a visitare Capoliveri, l'antico borgo della Miniera.